mercoledì 9 aprile 2014

Pizzeria Naturale: qui la pizza è per piccoli (e grandi) gourmet (e non solo)

“Voglio mangiare la pizza! Solo la pizza!” Trovarsi in zona Navigli, a Milano, e vedersi costretti, per colpa dei capricci del pupo, a ripiegare su una pizzeria quando ci si trova in una delle zone del capoluogo lombardo più popolate di ristoranti ed osterie, è un boccone amaro da mandare giù. Boccone che per la quiete familiare si cerca di digerire al più presto convinti che almeno in questo modo il piccolo di casa non terrà il muso per tutto il tempo del pranzo e soprattutto non salterà il pranzo, avendo scelto lui questa volta il menù. Succede così, che dopo aver tentato invano di convincere il “piccolo gourmet” a provare la cucina toscana, ad assaggiare qualche specialità pugliese o sicula, esausti, si ceda alla sua richiesta di nutrirsi del piatto più tricolore che c’è: la pizza. Per (sua) fortuna non una pizza qualsiasi (siamo o non siamo sui Navigli a Milano!). Ma quella della Pizzeria Naturale (oltre alla sede in via Porta Ticinese 79, ce n’è una anche in via De Amicis 24), forse poco nota ma da provare assolutamente perché preparata con una miscela speciale di 5 tipi diversi di farina (un misto di 00, kamut e farro) e cotta in forno a legna. Un mix tale da renderla unica: sottile, croccante, gustosa e molto leggera. Ad arricchirla ingredienti come la mozzarella di Bufala, la burrata, il gorgonzola, il salame piccante, il prosciutto crudo, il brie e chi ne ha più ne metta. Non a caso alla prima fetta ingurgitata, il bimbo ha esclamato: “Questa pizza è buonissima!”. 

Un’infinità poi (questa volta per la gioia dei grandi!) i piatti tra primi e secondi tra cui scegliere. Noi abbiamo optato per una bruschetta da auto comporsi (ottimo il pane casereccio su cui a piacere abbiamo versato paté d’olive, pomodorini a pezzettoni e cubetti di guanciale); un piatto di capunti pugliesi conditi con broccoli e acciughe (avanzato causa porzione troppo generosa); un piatto di carne ai ferri e un pesce persico alla milanese. Per concludere in bellezza avremmo, e sottolineo avremmo, potuto scegliere tra una lista infinita di dolci casalinghi: enormi coppe al cioccolato, crème bulée e l’immancabile tiramisù. Ahimè, abbiamo desistito accontentandoci di un semplicissimo caffè.  

Tra le tante pizzerie presenti a Milano questa si distingue non solo per l’utilizzo di materie prime integrali o di provenienza biologica, e la scelta di servire solo cibo bio accompagnato da vini e birre eticamente corrette, ma anche per il fatto di essere un posto a misura di famiglie (e comitive), nonostante si trovi in zona Porta Ticinese, che per antonomasia family friendly proprio non è. Ciò che ci ha colpito subito del locale sono i tantissimi coperti (180  nella sola sala principale interna circondata da gigantesche colonne porta-vino ed un'enorme e fantastico lampadario creato con un intreccio di fili di ferro), tanto da ribattezzarlo subito “mensa aziendale”, e l’arredo casereccio dello stesso (non c’è un tavolo di formica e una sedia uguale all’altra). Particolari che rendono questo posto ideale per famiglie (e comitive) con figli di qualsiasi età (a disposizione dei clienti seggioloni e, nella toilette, un metro da parete nel caso si venga presi dalla spasmodica curiosità di sapere quanto è cresciuto il pupo dopo averlo fatto mangiare), e con cani di qualsiasi taglia (a dar loro il benvenuto, fuori dal locale, una ciotola colma d’acqua). Pianti, lamenti e latrati qui corrono il rischio di passare completamente inosservati o almeno in secondo piano. In tutto il locale il brusio è infatti una costante. Per non parlare di quel continuo scampanellio di campanelli con cui i pizzaioli avvertono che c’è una pizza appena sfornata che aspetta di essere portata a un tavolo.

Così anche se avremmo preferito mangiare in un posto più raffinato, con tovaglia e tovaglioli di stoffa e non di carta (ovviamente più pratici in presenza di bambini), siamo rimasti particolarmente colpiti dall’ambiente informale e soprattutto dalla leggerezza del cibo (il conto non troppo). Tanto che, riflettendo sulla giornata trascorsa, i commenti prima di andare a dormire sono stati: “Mamma dovremmo ritornarci lì dove abbiamo mangiato la pizza. Era proprio buona”. Se questo non è indice di cucina di qualità, ditemi voi cos'è.

mercoledì 2 aprile 2014

Pulizie di primavera: un'idea su dove portare i giocattoli che non si usano più

Ci sono più giochi nella camera di vostro figlio che sugli scaffali di un negozio? Sì. Allora è giunto il momento di fare un po' di pulizie pasquali. Armatevi dunque di un sacchetto capiente, oltre che di tanta pazienza, e iniziate, ovviamente insieme al vostro bambino (guai a disfarsi del suo giocattolo preferito a sua insaputa), a fare la cernita su cosa tenere e cose invece regalare magari a qualche piccolo meno fortunato di lui. Meglio però non rimandare le pulizie primaverili. L’appuntamento per regalare un sorriso a un bambino è a Milano, sabato 5 aprile, in occasione di “Se me lo dicevi prima”, un pomeriggio di festa, aperto a tutti, all’interno della  Casa dell’Accoglienza di Viale Ortles 69, organizzato con la direzione artistica di Smemoranda dall’Assessorato alle Politiche sociali, in concomitanza con la cerimonia ufficiale di intitolazione dell’antico dormitorio milanese a Enzo Jannacci, a un anno dalla sua scomparsa.

Nel corso del pomeriggio, aperto anche ai più piccoli, si svolgerà infatti una raccolta benefica di giocattoli da regalare ai bimbi ospiti delle case famiglia e delle comunità per i minori. Per tutti i piccoli ospiti ci saranno animazione, gelati, pop corn e zucchero filato. Sarà in esposizione anche la mostra a fumetti "La mia gente" dedicata ai personaggi delle canzoni jannacciane interpretati dai più noti fumettisti italiani, nata in collaborazione con Scarp de’ tenis, il giornale di strada no profit che offre opportunità di lavoro e reinserimento ai senza dimora.

Il giardino della Casa dell'Accoglienza ospiterà un palco sul quale si alterneranno, tra le 14 e le 18, quaranta tra cantanti, attori, comici, disegnatori e registi per portare il proprio personale omaggio a Jannacci. Gli organizzatori invitano i partecipanti a venire con i scarp de' tenis. “Ciao Enzo” proseguirà con altri appuntamenti che coinvolgeranno diversi luoghi della città, dalle Colonne di San Lorenzo a zone e quartieri delle periferia di Milano, diventati noti anche attraverso le canzoni di Jannacci.