lunedì 31 marzo 2014

Nei Novotel tutto è pensato per ospitare le famiglie

Da milanese non mi capita di frequentare gli alberghi meneghini. Così è grazie a una riunione di lavoro se ho avuto l'occasione di scoprire quanto sia family friendly il Novotel Milano Nord Ca' Granda. Perfetto per le riunioni di lavoro (ben sette le sale meeting provviste di connessione WIFI) e per i turisti che non rinunciano a fare sport neanche quando sono in viaggio (l'albergo è dotato di una sala fitness e di una piscina esterna con solarium), si rivela la sistemazione ideale anche per i turisti che mi muovono con piccoli al seguito. E non solo perché pernottamento e prima colazione sono a costo zero euro per due bambini sotto i 16 anni che dividono la camera con i genitori o i nonni e il check out è fino alle 17.

Che mi trovo davanti a un albergo a misura di famiglia lo intuisco appena entrata nella hall dove non a caso è posizionata una consolle, che ben presto scopro non essere l'unico passatempo pensato per intrattenere i piccoli ospiti. E non solo loro. Mi basta, infatti, dirigermi verso il ristorante del hotel per imbattermi in un'altra zona giochi coloratissima provvista di giochi di costruzioni con cui i bambini, che magari non hanno ancora l'età o dimestichezza con il joypad, possono usare per dar sfogo alla loro immaginazione e creatività divertendosi perché no a costruire, dopo un giro in città, il Duomo di Milano e il Castello Sforzesco in miniatura.

Ad attirare però la mia attenzione è soprattutto una libreria, posizionata vicino all'area bar, cosa che la rende accessibile a qualsiasi ora del giorno e della notte, dove i clienti dell'albergo di ogni età e nazionalità possono trovare diversi titoli sia di autori italiani che stranieri. I titoli spaziano dalla narrativa alla saggistica, dal romanzo rosa al giallo, ai libri per bambini e ragazzi fino a una collana di contenuti sociali. L'iniziativa denominata Un Mojito con Hemingway prevede che si possa iniziare a leggere un libro in hotel e, una volta terminato, lo si restituisca, entro tre mesi, in un altro albergo della catena tra quelli presenti nel Bel Paese (12 i Novotel sparsi sul territorio italiano). Per iniziare a leggere non è necessaria alcuna registrazione né un deposito cauzionale: è semplicemente sufficiente essere un cliente dell'albergo.

Così una volta fatto ritorno in camera, dopo una giornata trascorsa andando alla scoperta delle bellezze e dei musei Milano o aver gustato i sapori della cucina nostrana nel ristorante dell'hotel (menù ad hoc con cibi freschi, gustosi e bilanciati per i bambini e scalda biberon e seggioloni per i più piccoli) si potrà scegliere il libro che meglio aiuti tutta la famiglia a concedersi un po' di relax o a far prendere sonno ai più piccoli. Sia che si tratti di un breve pisolino pomeridiano o di una lunga dormita, un buon libro aiuterà a lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo soprattutto se a leggerlo sarà un mamma.

giovedì 27 marzo 2014

In viaggio con l'espresso sempre a portata di mano

Quando i bambini sono piccoli capita spesso che, se si è in viaggio, si addormentino in auto. Tanto che ci sono genitori che, dopo averle tentate tutte invano, pur di far prendere sonno ai loro piccoli, decidono di fare il giro dell'isolato in macchina. Così quando si affronta un lungo tragitto è abitudine comune tra gli adulti con prole fermarsi solo lo stretto necessario: per far rifornimento e una sosta alla toilette. Questo perché spegnere il motore equivarrebbe a far svegliare il pupo. E addio pace! Come fare allora a mantenere alta la concentrazione se non è possibile fare più pit stop a l'autogrill? Se Giulio fosse ancora un neonato (quando lo era mi convertii subito al Telepass per evitare code ai caselli) correrei subito a comprare A Modo Mio EspressoGo, la prima macchina a capsule da viaggio dalle dimensioni ridotte che permette di prepararsi un buon caffè anche quando si è in auto, ovviamente solo . E non solo.


A Modo Mio EspressoGo seguirà infatti l’astigiano Mauro Dagna (nella foto) nella sua avventura su due ruote (per gustarsi il proprio espresso preferito è sufficiente una presa accendisigari). Un viaggio etico di 120.000 Km attraverso i cinque continenti per raccogliere fondi per la vaccinazione di bambini contro il morbillo in 49 nazioni del mondo e sostenere il progetto "Albergo Etico", che prevede la costruzione ad Asti di un albergo che sia casa, centro d'istruzione e ambiente di lavoro per persone affette dalla sindrome di Down  e permetta così loro di raggiungere l’indipendenza, anche economica.

Lavazza sarà al fianco del suo "ambasciatore di solidarietà" affinché possa portare un messaggio di speranza in tutti gli angoli del pianeta e contribuire con il suo viaggio alla realizzazione di questi due così importanti progetti. E lo aiuterà anche nel modo che, dal 1895, gli riesce meglio: con il caffè. Che siamo sicuri contribuirà a tenerlo sveglio durante il suo lungo viaggio in sella alla sua moto.

domenica 23 marzo 2014

Da Eataly per scoprire il Bel Paese a tavola

Domenica tardo pomeriggio. “Vieni anche tu?”. “No mamma preferisco rimanere a casa a finire lo scudo”. A posteriori  penso che Giulio abbia fatto bene a non accompagnarci a visitare il primo Eataly di Milano. Troppo lunga la coda davanti alle porte del nuovo store di Oscar Farinetti, in piazza XXV Aprile. Troppa anche la folla distribuita su 4 piani degli oltre 5mila metri quadrati dell’ex Teatro Smeraldo. Che ingenui noi a pensare che cinque giorni di inaugurazione (in onore del 166° anniversario delle Cinque Giornate di Milano), sarebbero stati sufficienti ad esaurire la curiosità dei milanesi!

Di sicuro se Giulio (quasi nove anni) fosse venuto con si sarebbe lanciato in assaggi di ogni tipo. Avrebbe gustato non un solito panino, bensì il pan’INO firmato Alessandro Frassica preparato solo con ingredienti scelti e selezionati; la vera piadina romagnola dei fratelli Maioli; il gelato di Lait nato dall’idea di Ugo Alciati di utilizzare solo latte di vera razza piemontese di pascolo di montagna; la vera pizza della tradizione napoletana dal bordo alto e soffice lievitata 24 ore. Ma soprattutto avrebbe scoperto la bellezza di veder nascere il cibo.

Non c’è infatti altro posto in città dove un bambino possa vivere l’esperienza di vedere impastare il pane e sfornare pagnotte di ogni tipo; assistere alla lavorazione della mozzarella; imparare a far la pasta a mano in tutti i formati tipici della tradizione italiana; controllare da vicino come nasce un dolce artigianale. E ancora assistere alla produzione di creme spalmabili come Gianduia e fondente; ammirare come si lavora, si pulisce e si affetta il pesce prima di porlo sul ghiaccio; vedere all'opera i macellai intenti a selezionare le mezzene; scoprire la disossatura dei prosciutti, l’apertura delle forme di grana e di parmigiano e le altre pratiche artigiane della tradizione norcina e casearia italiana.

Ed è proprio qui che sta la differenza tra Eataly e i normali mercati. Ogni reparto di vendita è infatti preceduto da un’area didattica emozionale, che ha il compito di educare il potenziale cliente, ma non solo, sulla storia, la cultura e le caratteristiche dei prodotti in esposizione. Nel reparto degli oli extravergine, ad esempio, grandi cartelli raffigurano le mappe delle più importanti coltivar e degli oli dop. Così pure negli altri reparti del vino, dell’ortofrutta, della carne, della pasta, del caffè, ecc, disseminati sui tre piani.
Sempre seguendo questa filosofia all’interno di Eataly i bambini possono partecipare a laboratori a loro dedicati per sviluppare autonomamente la loro passione per il cibo e le loro capacità manuali stimolando la fantasia e la creatività (per informazioni sui corsi consultare il sito www.eataly.it nella sezione eventi).

Ecco perché presto faremo ritorno a Eataly. Questa volta con Giulio e carta di credito alla mano. I possessori di MasterCard possono infatti prendere parte ai corsi “Genitori&Figli” a prezzi speciali (i bambini non pagano) e udite udite avere a disposizione ingressi riservati prima dell’ora d’apertura dello store.