giovedì 27 marzo 2014

In viaggio con l'espresso sempre a portata di mano

Quando i bambini sono piccoli capita spesso che, se si è in viaggio, si addormentino in auto. Tanto che ci sono genitori che, dopo averle tentate tutte invano, pur di far prendere sonno ai loro piccoli, decidono di fare il giro dell'isolato in macchina. Così quando si affronta un lungo tragitto è abitudine comune tra gli adulti con prole fermarsi solo lo stretto necessario: per far rifornimento e una sosta alla toilette. Questo perché spegnere il motore equivarrebbe a far svegliare il pupo. E addio pace! Come fare allora a mantenere alta la concentrazione se non è possibile fare più pit stop a l'autogrill? Se Giulio fosse ancora un neonato (quando lo era mi convertii subito al Telepass per evitare code ai caselli) correrei subito a comprare A Modo Mio EspressoGo, la prima macchina a capsule da viaggio dalle dimensioni ridotte che permette di prepararsi un buon caffè anche quando si è in auto, ovviamente solo . E non solo.


A Modo Mio EspressoGo seguirà infatti l’astigiano Mauro Dagna (nella foto) nella sua avventura su due ruote (per gustarsi il proprio espresso preferito è sufficiente una presa accendisigari). Un viaggio etico di 120.000 Km attraverso i cinque continenti per raccogliere fondi per la vaccinazione di bambini contro il morbillo in 49 nazioni del mondo e sostenere il progetto "Albergo Etico", che prevede la costruzione ad Asti di un albergo che sia casa, centro d'istruzione e ambiente di lavoro per persone affette dalla sindrome di Down  e permetta così loro di raggiungere l’indipendenza, anche economica.

Lavazza sarà al fianco del suo "ambasciatore di solidarietà" affinché possa portare un messaggio di speranza in tutti gli angoli del pianeta e contribuire con il suo viaggio alla realizzazione di questi due così importanti progetti. E lo aiuterà anche nel modo che, dal 1895, gli riesce meglio: con il caffè. Che siamo sicuri contribuirà a tenerlo sveglio durante il suo lungo viaggio in sella alla sua moto.

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