mercoledì 24 ottobre 2012

Mai pensato di andare per foglie?

Si va per fiori, per funghi e per castagne. Allora perché non andare per foglie? L'idea di passeggiare nei boschi in questo periodo dell'anno, quando i suoi colori sono un vero spettacolo della natura, mi sembra un'ottima idea su come trascorrere un pomeriggio d'autunno tutti insieme all'aria aperta (i più piccoli possono seguire mamma e papà comodamente sistemati nei loro zainetti).

Anche perché non dimentichiamocelo, non c'è bambino che non sia un naturalista nato. E poi c'è solo l’imbarazzo delle scelta sulle attività da fare (fingere di cercare gli ingredienti per pozioni magiche o realizzare una volta a casa un quadro di foglie) e, magari, imparare anche qualcosa (per esempio sul perché le foglie cadono).

E se in America il fenomeno del foliage ( attività che consiste nell'osservare, documentare e studiare la caduta autunnale delle foglie) vanta tantissimi appassionati (15 gli Stati americani meta del cosiddetto "turismo autunnale"per non parlare del Sol Levante e del Nord Europa anche loro tra i paesi con un fiorente turismo collegato all'osservazione delle variazioni dei colori delle foglie), anche tra gli Italiani cresce la voglia di spiare la natura.

Se siete tra questi non perdete l'occasione di visitare i Parchi del Biellese (nel periodo autunnale offrono scorci di grande bellezza paesaggistica). Fino all'11 novembre l'Oasi WWF del Giardino Botanico di Oropa organizza una serie di visite guidate alla loro scoperta, accompagnate da golose degustazioni di piatti e prodotti tipici locali. Attenzione a non perdervi. Trovare la strada di casa potrebbe essere molto difficile. Per info: info@atl.biella.it

martedì 23 ottobre 2012

Torna l'ora solare: consigli su come affrontare il jet lag

Torna l'ora solare. Questo fine settimana si dormirà (si spera) un'ora in più. Lo spostamento delle lancette dell'orologio di sessanta minuti indietro potrebbe disturbare, secondo le stime degli esperti, il sonno di un bambino su due. Con conseguenze su tutta la famiglia. Ecco allora qualche consiglio per rendere il passaggi all'ora solare (che ricordiamo resterà in vigore fino al prossimo 30 marzo) e la risintonizzazione dell'organismo sui ritmi biologici giusti il più soft possibile.

 «Cenare almeno dieci minuti prima rispetto all'orario abituale, così da riuscire ad anticipare gli orari e anche la messa a letto - afferma Alberto Bergamin, AD di Tempur, leader mondiale del riposo- è un'eventualità da prendere in considerazione. Un aiuto importante viene anche dall'alimentazione: consumate pasta, riso e pane. Largo anche ai formaggi, alla lattuga e al latte caldo. Da evitare, invece, quei cibi eccitanti con condimenti come pepe e paprika, oppure salatini e alimenti in scatola. Bandite le sostanze eccitanti come tè e caffè, l'autunno è il momento giusto per scoprire i benefici di infusi e tisane».

Nel passaggio è utile la cura con cui si prepara l'ambiente in cui si dorme, eliminando le fonti di disturbo (computer, tablet e televisione in testa) ed evitando di riscaldare troppo la stanza. Fondamentale è anche il supporto su cui si dorme, un aspetto che troppo spesso viene trascurato. «Un buon materasso deve adattarsi al profilo naturale della colonna vertebrale e garantire una postura corretta, per prevenire fastidi al collo e alla schiena che ci costringono a rigirarci di continuo, impedendoci di avere un sonno profondo e riposante - ricorda Bergamin -. Solo così godremo di un sonno veramente ristoratore, che ci darà una marcia in più per passare indenni, due volte l'anno, anche il piccolo jet lag del cambio d'ora». E poi perché non cogliere l'occasione di darsi la buonanotte con l'ausilio di un tenero libro come Ninna Nanna dei sogni (Gallucci Editore). Nel cd allegato un’inedita ninna nanna cantata dalla calda voce di Gianmaria Testa da accompagnare alle bellissime immagini di Altan.

Più difficile, forse, sarà eliminare quella sensazione di malinconia e stanchezza dovuta all'arrivo dell'inverno e della brutta stagione: «Con l'ora solare si ha la sensazione che le giornate si accorcino: si esce dal lavoro ed è già buio, quindi ci sono meno occasioni per stare all'aria aperta e questo porta malumore e sonnolenza - conclude Bergamin -. Ma non dimentichiamo gli aspetti positivi: possiamo dormire un'ora in più e questo consente di sfruttare al meglio le ore luminose e meno fredde della giornata. L'importane è ascoltare il nostro corpo e assecondarne i bisogni: pian piano i nostri ritmi si adegueranno a quelli della natura».

lunedì 22 ottobre 2012

Anche le mamme possono essere in forma

Non c'è mamma che non desideri essere in forma. Ma come trovare il tempo per prendersi un po' cura di sé stesse? Tra stare un po' di tempo con mio figlio e una lezione di fitness preferisco di gran lunga la prima. E non è solo per una questione di pigrizia. Stiamo già così poco insieme, che mi sentirei in colpa a toglierli anche quel poco tempo. Se potessi (e soprattutto volessi) opterei per un corso di Zumba.

In una di quelle poche volte che ho rinunciato ad un'ora insieme col mio piccolo per soddisfare la mia voglia di essere tonica, l'occasione era l'anteprima del nuovo programma di allenamento Zumba Toning, in una delle palestre milanesi del circuito DownTown, ho potuto provare quanto questo programma di allenamento sia divertente (mi dicono anche efficace se fatto con una certa regolarità). Ora capisco perché siano in così tanti (12 milioni di persone nel mondo) ad impazzire per Zumba. Magari potrei proporre al piccolo di provare Zumbatomic, l'originale e vivace programma studiato appositamente per i più piccoli (dai 4 ai 12 anni) che aiuta ad accrescere la concentrazione e l'autostima, velocizzare il metabolismo e migliorare la coordinazione. Il programma include molti dei famosi movimenti di Zumba Fitness dedicando però una maggiore attenzione ai ritmi contemporanei che i bambini amano come l'hip-hop, il reggaeton e il pop. Insomma, il programma Zumbatomic sembra pensato apposta per noi: offre ai genitori un buon motivo per iscrivere in palestra tutta la famiglia e condividere insieme un'esperienza assolutamente divertente.

E per le neo mamme? Se fosse primavera, lui ancora in fascie e io in maternità potremmo pensare,invece, di iscriverci a MammaFit. Mi ricordo ancora il giorno in cui mi sono imbattuta in un gruppo di mamme con passeggini al seguito che all'ombra di un grande albero di Parco Sempione erano tutte intente a fare esercizi di allungamento e tonificazione con la carrozzina o il passeggino parte integrante della lezione. L'intento di MammaFit è, infatti, quello di fare sì movimento ma senza separarsi dal proprio cucciolo. Anzi passando un'ora insieme! Per informazioni sui corsi: www.mammafit.it

venerdì 19 ottobre 2012

Halloween: che la festa cominci

La società di trasporti dove lavora mio marito ha l'abitudine di mettere in vendita, a prezzi stracciati, i bancali di merce in giacenza da più di un anno per devolvere tutto il ricavato in beneficenza. Una bella abitudine che quest'anno ci permetterà di trascorrere un vero Halloween da brivido. Ai miei consueti addobbi si andranno, infatti, ad aggiungere nuovi festoni a forma di zucche, uno scheletro da appendere alla porta, una mano mozzata da nascondere sotto il cuscino, qualche ascia da abbandonare a terra. Maschere dalle fattezze mostruose ci faranno entrare perfettamente nel mood della festa. Il menu della serata, neanche a dirlo, sarà a tema: dita mozzate, occhi. E poi tutti sul divano a goderci un film in tema.

Ogni anno mi riprometto di festeggiare il 31 ottobre in modo diverso. Ma alla fine, un po' per pigrizia, mi limito sempre a mettere qua e là per la casa un po' di finte zucche intagliate. Quest'anno, ad esempio, mi sarebbe piaciuto volare in Svezia dove Halloween non è come lo intendiamo noi. Neppure il giorno corrisponde. Qui la notte dedicata al regno delle tenebre è il primo sabato di novembre, che quest'anno cade il 3 novembre. Giorno in cui il cimitero Skogkyrkogården di Stoccolma, si vestirà di migliaia di luci per la cerimonia delle candele.

Un evento che mi dicono sia da non perdere, ma che temo regali ai bambini emozioni troppo "forti". Sì che si tratta della festa più macabra dell'anno, ma meglio non esagerare! In questa data vengono ricordati i morti e la tradizione vuole che dopo il tramonto le persone vadano nei cimiteri a deporre ghirlande fatte di pino e candele creando un’atmosfera unica nel suo genere. Un viaggio singolare ma che permette di apprezzare e conoscere la Svezia e le sue usanze più autentiche. In particolare, il Skogskyrkogården (che significa "Cimitero nel Bosco"), un cimitero progettato dall'architetto Gunnar Asplund nel 1917 che dal 1994 è patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua particolarità ed unicità. Questo cimitero è in mezzo a un bosco di pini esteso per 100 ettari. Entrando si è avvolti da un'atmosfera suggestiva: conifere secolari, profumo di resina, silenzio profondo e lapidi disposte ai piedi degli alberi. E se poi si aggiunge il buio, il respiro si ferma per qualche secondo. Commozione e stupore si mescolano. La cerimonia è autentica e profondamente sentita.

A Skogkyrkogården si riuniscono migliaia di persone che lasciano le loro candele e le ghirlande di pino e si fermano in raccoglimento a ricordare i loro cari scomparsi. Il bosco si trasforma e come per incanto diventa illuminato come se centinaia di folletti del bosco avessero deciso di uscire dalle loro tane con le lanterne a dare il benvenuto a tutti i visitatori. Anche la tomba della Divina Greta Garbo, stoccolmese di nascita, giace in questo meraviglioso bosco incantato. Sulla sua lapide compare, con molta sobrietà, la sua firma, nessuna data, e nessun epitaffio. Il tour di Guidastoccolma.eu propone, oltre alla partecipazione alla cerimonia al cimitero Skogkyrkogården, anche una visita guidata alla città, con ingresso ai musei più significativi. Dettagli: www.guidastoccolma.eu

giovedì 18 ottobre 2012

In India sulle orme di Dominique Lapierre

Non c'è giorno in cui non mi sforzi di far capire a mio figlio quanto sia fortunato. Di spiegargli che nel mondo ci sono bambini che soffrono la fame, che invece di giocare e studiare sono costretti a lavorare per mantenere la famiglia. Sforzi che non credo, anche per colpa della sua giovane età, vengano recepiti come e quanto vorrei. Spetta però anche a noi dare il buon esempio. E per fare del bene, a volte, basta poco. Anche un viaggio.

Partire per l'India è di per sé già un'esperienza molto, molto coinvolgente e forte. Il tour operator Kel 12 promette di rendervela ancora più emozionante. Come? Offrendo ai viaggiatori l'opportunità di scoprire e toccare con mano l'opera di Dominique Lapierre, ma soprattutto di contribuire ad aiutare "City of Joy Aid", la fondazione umanitaria che lo scrittore ha fondato nel 1981con sua moglie per aiutare i bambini sofferenti di lebbra dei sobborghi di Calcutta e che oggi opera a favore delle persone più svantaggiate del mondo attraverso una rete di cliniche, scuole, centri di riabilitazione e barche ospedale, donando una parte del ricavato di ogni viaggio.

Per far parte di questo progetto basterà scegliere tra i 27 differenti itinerari individuali o di gruppo proposti dal tour operator. Si tratta di percorsi in grado di soddisfare ogni tipo di viaggiatore: da chi si avvicina per la prima volta al Subcontinente a chi desidera approfondirne la cultura, da chi ha poco tempo per il viaggio a chi ricerca un’esperienza di vita, da chi ama la natura a chi vuole scoprire i segreti delle antiche tradizioni hindu.  27 itinerari che toccano l’incantevole Punjab, le sontuose architetture del Rajasthan e del Gujarat,  la città della gioia Calcutta, il Ladakh con i suoi colorati festival, il mondo incantato e spirituale del Kashmir, i sublimi paesaggi e i gioielli di pietra del Kerala e del Tamil Nadu e il Buthan con lo stato del Sikkim e gli orizzonti himalayani.

Ma il protagonista assoluto del catalogo Kel 12 è il Maha Kumbh Mela, il giubileo hindu, in programma dal 25 gennaio al 25 febbraio 2013, a cui sono dedicati 5 specifici itinerari che si incontrano tutti ad Allahabad, dove confluiscono le acque dei tre fiumi sacri Gange, Yamuna e il mitico Saraswati. Che si scelga di farlo visitando anche il Nepal o il Rajasthan o in barca sul Gange, l’importante è non perdersi il grandioso evento spirituale che si svolge una volta ogni 12 anni e per il quale sono previsti oltre 70 milioni di pellegrini, nella più gigantesca tendopoli mai allestita nella storia dell’uomo.

(Babbo) Natale è più vicino di quanto si pensi

Natale non dev'essere poi così lontano. Lo deve aver pensato questa mattina, complici anche le basse temperature registrate in questi ultimi giorni a Milano, mio figlio. Non si spiegherebbe altrimenti la lista dei doni che orgoglioso mi ha fatto leggere in auto mentre lo accompagnavamo a scuola. La spediremo a Babbo Natale. Anzi, no. Forse andremo di persona a consegnargliela. Del resto Santa Claus non è poi così lontano come si creda. L'alternativa al villaggio di Rovaniemi in Lapponia (Finlandia) c'è ed è a portata di mano, ma che dico di auto.

Se vostro figlio ha meno di 12 anni e crede ancora a Babbo Natale quello che fa per lui (e voi) è l'Accademia degli Elfi, la nuova iniziativa che l'Azienda per il turismo Ingarda Trentino dedica ai bambini, associandola a un'offerta-vacanza per famiglie nei weekend dal primo dicembre 2012 al cinque gennaio 2013.

Prenotando un soggiorno in una delle strutture aderenti all’iniziativa (l'elenco si trova su www.gardatrentino.it/inverno ), oltre a scoprire tutti insieme le attrattive natalizie del Garda Trentino, i più piccoli potranno partecipare al fantastico programma dei "corsi" dell'Accademia. Ad ospitare i giovani aspiranti aiutanti di Babbo Natale sarà naturalmente la celebre Casa di Babbo Natale, collocata nella splendida Rocca nel cuore di Riva del Garda: un luogo davvero magico per i bambini, apprezzatissimo anche dai turisti di ogni età. Gli apprendisti saranno in compagnia di una guida davvero speciale, l’Elfo, che non farà mancare loro qualche dritta per trasformarli in veri elfi.

Indossata l'uniforme (cappello e grembiule) e "armati" del manuale dell'Elfo Apprendista, si troveranno catapultati in piena atmosfera natalizia. Tante le iniziative in programma: si va dall'approfondimento sulle tradizioni natalizie locali come i Mercatini e i Presepi, alle attività ricreative e ai laboratori, dal truccaelfo agli incontri con gli "esperti" (Babbo Natale e Natalina), intervallati da speciali momenti golosi come l'aperitivo dell'elfo e la merenda con cioccolata calda e ghiottissimi dolci. Da leccarsi i baffi.

Un'agenda piena di tante cose da fare, vedere, imparare (e mangiare), che accompagnerà i piccoli fino al termine dei corsi, quando sarà loro rilasciato il diploma di "Elfo Qualificato", che una volta fatto ritorno a casa sarà d'obbligato appendere in cameretta.

Volare in bellezza: i top beauty tips di British Airways

Affrontare un volo aereo con i propri bambini è per molte mamme una notevole fonte di stress sia prima, durante che dopo il viaggio. Di sicuro, nel caso in cui siate costrette a imbarcarvi senza marito/compagno, non potrete di certo "volare in bellezza". In parole povere non potrete fare, tra le altre cose, un salto alla toilette per rinfrescarvi il trucco e, una volta rimessi i piedi a terra, avere così un'espressione fresca e rilassata. Nel caso in cui invece vi trovaste in volo per un viaggio piacere a due, magari per festeggiare un anniversario, o nelle peggiori delle ipotesi per un viaggio di lavoro, ecco alcuni piccoli suggerimenti che ci regala l'assistente di volo Rachelle Carter della compagnia aerea British Airways per scendere dall'aereo con un aspetto riposato, che non lasci intravedere lo stress delle ore di viaggio sul viso.

1) Il primer, indispensabile per garantire al trucco una maggiore durata. Se anche ci si abbandona ad un sonno profondo, il primer manterrà tutto al suo posto, assicurando al risveglio una pelle pronta all’atterraggio.

2)Un buon primer da solo però non basta; è infatti necessario che sia seguito dall’applicazione del giusto fondotinta che doni un colorito uniforme all’incarnato, mantenendolo inalterato fino a 15 ore di volo.

3) Molti studi hanno dimostrato che l'aria all'interno di un aeromobile è secca quanto quella del deserto del Sahara. Diventa allora fondamentale mantenere il giusto livello di idratazione della pelle, bevendo almeno 2 bicchieri d'acqua ogni ora ed evitando bevande alcoliche.

4) Se si pianifica un sonnellino di alcune ore, invece, perché non cogliere l'opportunità di coccolare un po' i propri piedi? Avvolgeteli in uno strato di crema idratante e indossate dei calzini di spugna (British Airways ne mette a disposizione un paio per viaggiatori), sarà possibile ottenere una mini pedicure in volo.

5) E se al risveglio i capelli risultano ingestibili, l'uso di un shampoo secco è una vera benedizione dal cielo. Disponibile in piccole misure ideali per il viaggio e amatissimo dalle hostess di tutto il mondo, è perfetto da tenere in borsa e da usare poco prima dell'atterraggio.

6)Infine, l'irrinunciabile salvietta rinfrescante, da utilizzare prima di abbandonare l'aereo per infondere una sensazione di pulito generale. In commercio ce ne sono davvero per tutti i gusti: basta individuare la profumazione che più ci aggrada e la freschezza è assicurata.

Tutte le mamme viaggiatrici che non potranno approfittare delle ore di volo per concedersi un sonnellino o massaggiarsi i piedi in volo, si consolino con un buon rossetto, degli occhiali da sole e una pashmina. Tutti accessori da non farsi mancare nel beauty case e in borsetta. Vi aiuteranno, infatti, a nascondere i segni più evidenti della stanchezza….almeno fino alla hall degli arrivi!

martedì 16 ottobre 2012

Porta il tuo bambino da McDonald's scoprirai che...

Mc Donald's lascia la Galleria. E il suo addio si preannucia caro per il Comune di Milano. La cosa certa è che il portafogli di un buon numero di milanesi ne sentirà la mancanza. Credo mancherà anche a un po' di turisti. Mica tutti possono permettersi un pranzo in uno dei tanti locali alla moda di Milano. Chi mangia da McDonald's ha poi una certezza: che in ogni parte del mondo si trovi troverà lo stesso identico sapore. Per scoprirlo non c'è bisogno neanche di cambiare città. Che l'happy meal comprato a Milano in via Antonini è uguale a quello acqusitato sempre a Milano, ma in Piazza S. Eustorgio, l'ha capito anche il mio piccolo di casa.

Del resto su McDonald's si può dire tutto ma non che non sia family oriented. Per molte famiglie è l'alternativa più economica (ma sicuramente meno salutare) a un pranzo/cena fuori casa (per la fascia 3-8 anni, la media di frequentazione dei ristoranti McDonald's è di 1 volta ogni 3 settimane, si legge sul sito ufficiale). Ma non è tutto. I carrelli che si trovano vicino al bancone aiutano mamma e papà a districarsi con i vassoi tra borse e cappotti. Nelle toilette, che ho notato puliscono con una certa frequenza soprattutto negli orari di massima frequenzazione, si può trovare un comodo coprifasciatoio per il cambio del pannolino. E se ci sono bebé basta procurarsi il seggiolone e richiedere il servizio di scaldabiberon.

I bambini poi possono mangiare con le mani senza essere additati come maleducati/incivili e dopo aver consumato il pranzo giocare nell'area giochi attrezzata mentre i loro genitori si godono un momento di relax o di svago (i ristoranti McDonald's sono dotati di connessione Wi-Fi e connessione internet illimitata, ma di solito mentre Giulio gioca io preferisco leggere la copia del Corriere della Sera messa a disposizione dei clienti). Ah, dimenticavo. Recentemente nei McDonald’s milanesi si può pagare senza usare la moneta in modo veloce e sicuro (la fase di test si è conclusa con successo nella città lombarda e nel Lazio ed è attualmente in fase di completamento in tutti i ristoranti McDonald's d'Italia). Basta avvicinare la propria card, il proprio smartphone o un altro apparecchio abilitato al terminale che si trova sul bancone per evitare code. Del resto siamo o non siamo nel regno del fast food?

lunedì 15 ottobre 2012

"Bice" non è un posto per bambini (piccoli)

L'ossobuco con risotto alla milanese di Bice è un'esperienza che ogni Milanese ed ogni turista in visita a Milano, dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Ma se avete figli in età ancora da biberon o pappette meglio aspettare che siano un po' più grandicelli.

Se solo qualche anno fa noi avessimo mai programmato un pranzo domenicale in questo locale storico del quadrilatero milanese, sono quasi certa che non lo avremmo apprezzato nel giusto modo. Tutta colpa dei tavoli troppo ravvicinati (per non parlare delle toilette così strette che un cambio di pannolino sarebbe un'impresa da Guinness), che non ne fanno decisamente un locale family friendly.

In poche parole Bice non è il massimo per le coppie con prole al seguito (un passeggino, o peggio ancora un seggiolino da tavola, ingombrerebbe troppo tra un tavolo e l'altro). Del resto il locale, come ci ha confermato il cameriere, è frequentato soprattutto da stranieri, russi in primis ("Per fortuna ci sono i russi", è stato il suo commento) e si presta, anche per la zona, a lunch di lavoro. Meno per pranzi in famiglia, anche solo per le effusioni amorose a cui gli ospiti stranieri si lasciano andare (nulla comunque a che vedere con la scena in cui la protagonista del film Harry ti presento Sally simula un orgasmo, ma poco ci manca).

Detto questo gli antipasti non sono abbondanti. Il riso alla milanese con ossobuco forse è fin troppo, considerata la pesantezza intrinseca del piatto stesso. Discreta la carta dei vini (viste le nuove norme del codice della strada la possibilità di optare per bottiglie da mezzo litro ci sembra ottima). Sui dessert nessun commento. Eravamo così "pieni" che abbiamo preferito passare subito al caffè. Sembra però che sia assolutamente da provare il tiramisù della casa.  

Da un punto di vista puramente logistico, meglio raggiungere il locale coi mezzi pubblici o in taxi (nelle vicinanze la metropolitana gialla). I prezzi dei parcheggi in zona, come quello del menu, sono adeguati al quartiere. Ed è proprio la vicinanza al centro che fa di Bice un buon punto di partenza per una passeggiata nelle vie dello shopping (per chi non lo sapesse via Borgospesso è una traversa di via Monte Napoleone e via della Spiga) e un giro in centro (il locale si trova a due passi dal Duomo). Insomma l'ideale per una domenica ecologica.