domenica 18 dicembre 2011

Walter Redaelli ha il benestare del Granduca di Toscana

Se dall'altro mondo il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena potesse vedere la "ritirata", e non solo quella, del Ristorante Walter Redaelli a Bettolle, in provincia di Siena, siamo quasi certi che ne sarebbe entusiasta. Fu, infatti, proprio lui a voler migliorare le condizioni di vita dei contadini delle sue terre e rendere le loro abitazioni "più sane" realizzando case coloniche proprio come quella che ospita il ristorante dello chef Redaelli nonché il B&B Relais la Leopoldina (le case fatte costruire dal Granduca si chiamavano "Leopoldine") di proprietà di sua moglie, l'unica che in famiglia vanta origini toscane (Redaelli è brianzolo e si è trasferito al centro della Valdichiana Senese per amore), che entrambi vantano servizi molto accoglienti (il Relais si trova a soli 2 Km dal casello dell'autostrada A1 e la sua posizione è un ottimo punto di partenza per visitare la Toscana).



Un ristorante quello di Redaelli molto intimo. Due sole sale con alle pareti  i quadri di Hub Boesten, un grande artista olandese, un tempo adibite a stalla, con alte volte in cotto, un caminetto e grandi vetrate che si affacciano sul giardino dove in estate, il cortile diventa è il luogo ideale dove assaporare i piatti di Redaelli, anche senza glutine. La cui cucina è tipicamente toscana, ma senza tralasciare però tutto il resto. Dunque non stupitevi se, nella patria della Chianina, leggendo il menu troverete, oltre ai pici, alla ribollita, ai gnocchi di zucca, alla tagliata, alla piccata di cinghiale, l'agnello e d'estate il pesce (nella lista anche la carta dell'olio Toscano).  

E se qualcuno, a fine pranzo, volesse carpire qualche segreto, su prenotazione si organizzano corsi di cucina della durata di tre ore circa, dove sotto l'occhio vigile di Redaelli si sarà coinvolti nell'esecuzione di un tipico menu toscano. Assolutamente da provare.

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